In un mondo sempre più globalizzato e connesso, investire nella tecnologia (sui mercati finanziari o nella propria azienda) è diventato quasi un obbligo. Gli investimenti tecnologici, specialmente post pandemia, sono aumentati a dismisura.
Potrebbe apparire un’ovvietà, ma non lo è.
Stando a quanto si apprende dai giornali e dalle riviste di settore, la componente di utili che è reinvestita in migliorie di carattere tecnologico nelle aziende di oggi arriva a circa il 25/30% del budget. E se proiettiamo a livello europeo la stessa domanda, non otterremo risultati tanto diversi. Solo nel Nord dell’Europa, ed in parte il Benelux (Belgio, Olanda, Lussemburgo), si hanno percentuali superiori e vicine al 40%.
I Paesi affacciati sul mare, in taluni casi, come ad esempio la Grecia, non arrivano al 20%.
Perché investire nel settore tecnologico?
Possiamo affermare l’importanza di investire nella tecnologia, specialmente per un motivo: razionalizzare i sistemi si traduce in una massimizzazione dei tempi di produzione ed efficienza nei costi. Questo miglioramento nei processi non vale solo per le aziende industriali (ossia quelle che producono beni destinati alla vendita), ma può essere esteso a tutti i settori, anche nel terziario.
A chi delegare gli investimenti tecnologici?
Naturalmente, il “fai da te” nel settore degli investimenti tecnologici è assolutamente da condannare.
Vi elenchiamo due motivi:
- È un settore altamente rischioso, dove vi è un turnover di aziende quasi costante. Dunque, è di vitale importanza scegliere le migliori aziende, le quali dovranno essere solide e redditizie.
- Il settore tecnologico è legato fortemente all’andamento dell’economia e al ciclo dei tassi d’interesse.
Infatti, molte aziende tecnologiche crescono grazie all’indebitamento, con l’importanza di avere dei tassi debitori bassi per essere in grado di ripagarli. Da questo, si rende evidente il bisogno di effettuare un’analisi macroeconomica dei mercati finanziari e non solo quella dei bilanci aziendali. (Un argomento che può interessarti è l’analisi fondamentale.)
Saper dove mettere mano in questo settore è una questione di capacità, di professionalità e di esperienza. E perché no, anche di talento e di inclinazione.
Per cui, se non si posseggono all’interno della propria persona questi specifici cromosomi, meglio lasciar perdere e rivolgersi all’esterno.
Il ruolo nelle nostre vite delle più importanti aziende tecnologiche
Sono diversi i destinatari dei nostri obiettivi di crescita e non mancano di certo i nomi nel panorama mondiale come Apple, QLogic, Amazon, NVIDIA ecc.
Queste aziende sono un esempio di come la tecnologia sia impattante nella vita di tutti i giorni, compresa quella aziendale. Basti pensare a come è ormai assodato che un banale pc da ufficio, ogni tre anni circa, debba essere sostituito perché “superato” e quindi inefficiente.
Tali inefficienze sono anche tristemente legate all’obsolescenza programmata. Tale discorso potremmo farlo anche per moltissimi software gestionali. Non è solo l’hardware soggetto a questo decadimento prestazionale.
Pro e contro della trasformazione tecnologica in atto
Dal punto di vista degli impatti positivi, possiamo annotare che le autorità sovranazionali stanno stanziando decine di miliardi di euro per sostenere (e finanziare) il passaggio da un’economia a basso contenuto tecnologico verso un’altra decisamente più evoluta. Questo permetterà di migliorare le nostre vite sotto tanti aspetti diversi, basti pensare allo smart working, capace di ridurre positivamente gli spostamenti per certe categorie di lavoratori.
D’altro canto, un esempio di come la crescita tecnologica non sia del tutto positiva si ha con la bolletta energetica, la quale sarà forse la prima ad accorgersene. Poi toccherà alle varie voci che compongono i bilanci delle imprese. .
Le aree che giovano degli investimenti nella tecnologia
Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, nessun settore è escluso da queste migliorie.
A beneficiarne in misura maggiore saranno il settore “servizi”, dei trasporti, della “difesa” e sicuramente quello dell’intrattenimento.
Facciamo ora alcuni brevi esempi chiarificatori.
- Settore dei servizi: rientrano a pieno titolo tutte le forme di commercio elettronico tra cui i servizi di natura finanziaria (anche le banche), tutte le forme di comunicazione a distanza e la domotica (che si occupa delle nostre abitazioni).
- Trasporti: il settore dell’automotive è impregnato di elettronica e le macchine a guida autonoma sono dietro l’angolo.
- Sanità: il settore potrà beneficiare del 5G con possibilità infinite, tra cui le operazioni chirurgiche a distanza e con robot assistenti di sala, impiegati sempre di più nella diagnostica.
- Difesa: le armi leggere sono sempre più ricche di tecnologia. Marina ed aeronautica, poi, sono soggette a continue mutazioni di pelle. La missilistica, collegata all’esercito ed in parte alla marina, richiede sempre più l’ausilio di tecnologia avanzata per essere “utile” al punto giusto.
- Intrattenimento: per quanto riguarda la componente “ludica”, ci sono decine di milioni di utenti sparsi nei continenti che non vedono l’ora di scoprire i nuovi rilasci delle aziende produttrici di console e videogames. Un’esperienza sempre più immersiva e coinvolgente (magari in 3D) è la frontiera da varcare in un lasso di tempo non troppo ampio.
I consigli del Team Imparare a Investire
Ci siamo riservati quest’ultimo spazio per dedicarci a qualche approfondimento sulla materia che prediligiamo: quella economica/bancaria.
Va da sé che il fenomeno sotto gli occhi di tutti è quello delle piattaforme di trading, della robot advisory e delle banche online. Algoritmi, fondati su dati del passato, estrapolano mezzi predittivi sull’andamento dei mercati sempre più complessi ed avanzati. Modelli matematici informatizzati allertano gli utenti sul momento favorevole oppure no per intervenire su uno strumento finanziario.
Complicatissimi sistemi di analisi (tecnica e fondamentale) informano sui trend per cercare di ottenere profitti in tempi ristrettissimi, e talvolta nel giro di pochissime ore o minuti.
La consulenza finanziaria effettuata da sistemi di Intelligenza Artificiale
Sappiamo bene della consulenza finanziaria effettuata da sistemi di Intelligenza Artificiale che inondano la rete di informazioni circa i migliori e più profittevoli strumenti del momento.
Il limite è, naturalmente, l’assoluta mancanza di “umanità” delle macchine. La freddezza emotiva può costituire un punto di forza ma, e questo chi lavora sui mercati tutti i giorni lo sa, talvolta può travolgerti come un treno in corsa quando gli ordini di vendita automatizzati si riversano sui mercati facendoli crollare nel giro di poche sedute. Le macchine questo non ve lo insegnano e non si potranno mai sostituire agli esseri umani.
Infatti noi sappiamo essere, in molti casi, lucidi e forti dell’esperienza collegata al passato, già vissuta e sperimentata sulle proprie spalle.
Bancarizzazione elettronica
Per quanto riguarda il fenomeno della bancarizzazione elettronica, possiamo considerarla davvero una manna dal cielo.
Ciò permette di fare quasi tutte le operazioni bancarie tutto con un click, senza doversi muovere dalla propria scrivania. Gli esempi sono davvero tanti e conosciutissimi.
- Riduzione dei costi: in diversi casi si sono ribassati i costi bancari, con alcune operazioni che hanno visto una diminuzione di oltre il 90% .
- Servizi evoluti: la clientela sta incominciando ad assaporarli in totale autonomia. Pagare da soli un F24 all’Agenzia delle Entrate, fare un bonifico, pagare una multa, il bollo della propria macchina e acquistare un fondo pensione o uno strumento di investimento sono già realtà. Non occorre aspettare degli anni.
In fin dei conti deve essere la modernità al nostro servizio e non il contrario.
Informazioni importanti sulla divulgazione
Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.
Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.