Quali sono gli investimenti sicuri per i dipendenti?

Sei un lavoratore e vorresti sapere quali sono gli investimenti sicuri per i dipendenti?

Partiamo dalla tua professione per spiegare perché ci sono degli investimenti specifici che dovresti fare.

Le caratteristiche dei lavoratori dipendenti

I lavoratori dipendenti sono persone che hanno firmato un contratto che li lega ad un’azienda (privata o pubblica che sia) attraverso una forma di rapporto che fissa tutti i parametri che regoleranno lo svolgimento dell’attività stessa, compreso quello di natura economica. 

La normativa viene modificata, sostituita od eliminata ogni tre/quattro anni ed è quella che fa riferimento ai C.C.N.L. (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro), la cui negoziazione e firma è demandata alle Parti Sociali, da una parte, ed alle organizzazioni datoriali e/o di categoria, dall’altra.

L’aggiornamento dei minimi tabellari contrattuali ne è assolutamente parte costituente e fondamentale e fornisce la base della componente retributiva del dipendente. Ad essa si andranno ad aggiungere i vari scatti di anzianità (biennali o triennali), i vari superminimi e ad personam e gli aumenti di merito oltre alle mensilità aggiuntive, ove previste. 

Ci riferiamo in particolare alla tredicesima ed alla quattordicesima mensilità erogate di norma a dicembre ed a giugno dalle aziende.

La struttura del reddito di un lavoratore dipendente

Fatta questa premessa è naturale che un lavoratore dipendente goda di una struttura abbastanza rigida dal punto di vista della sua crescita economica a livello salariale. 

Sono poche, e comunque molto diradate nel tempo, le occasioni di crescita professionale. Le voci che abbiamo elencato nel paragrafo precedente contribuiscono in misura ridotta al miglioramento della busta paga. 

Gli scatti di anzianità si aggirano intorno ai 30 euro lordi ciascuno. Gli ad personam (personalizzati) possono valere 50/100 euro nella più rosea delle prospettive. E comunque, non sono concessi a tutti.  

Per tutte le categorie di lavoratori dipendenti valgono le stesse regole e gli stessi criteri di determinazione del cosiddetto TFR (Trattamento di Fine Rapporto). 

Quindi, appurato che spesso esiste un margine di manovra abbastanza contenuto nel quale muoversi, come bisognerebbe investire per incrementare le proprie disponibilità attraverso i mercati finanziari?

Come ottenere investimenti sicuri per i dipendenti?

Analizzata la capacità reddituale ed identificato il percorso di crescita professionale, ora dobbiamo immaginare come massimizzare le risorse di cui disponiamo.

Ragioniamo, a puro titolo esemplificativo, che il nostro stipendio netto si aggiri intorno ai 1.600/1.800 euro e che di questi almeno 400/500 li desideri mettere via come forma di accantonamento o di risparmio personale.

In questo caso, abbiamo tre strade da seguire.

 

Il fondo pensione

Al primo posto, potrebbe essere cruciale destinare 100/150 euro ogni mese ad un fondo pensione che andrebbe, in questo modo, a colmare un’esigenza che in futuro si riproporrà in termini determinanti, ovvero la fase della quiescenza e del ritiro dal lavoro. Ne esistono di varie tipologie, con o senza l’apporto del TFR e con o senza l’apporto del lavoratore stesso, chiamato a versare mensilmente una quota del suo reddito. 

Il PAC

 

Al secondo scalino collocheremmo un tradizionale Piano di Accumulo di Capitale, destinando la stessa cifra del fondo pensione ed andando ad investire in un fondo tematico ad elevata vocazione azionaria come, ad esempio:

    1. Un fondo farmaceutico
    2. un fondo sul lusso
    3. un fondo energetico
    4. un fondo tecnologico

In alternativa, potreste valutare l’ipotesi di andare alla ricerca di una singola area geografica (Cina, Stati Uniti, Europa, Paesi Emergenti, Asia) o di uno strumento che vi conceda ampi spazi di manovra (parliamo di un fondo Multi Asset o di un fondo Flessibile). 

L'acquisto sporadico di fondi

 

Al terzo gradino, vi segnaliamo la possibilità di andare ad acquistare “una tantum” altri tipi di fondi, dotati però di una struttura più difensiva a livello di asset in portafoglio. 

Vi citiamo, ad esempio, i classici fondi bilanciati (40/50% azioni e 40/50% obbligazioni), tenendo sempre in considerazione il fatto che da diversi anni i rendimenti in termini reali del mercato obbligazionario investment grade è negativo, ossia offre rendimenti sotto lo zero! 

Un’altra tipologia di strumenti adatta ai lavoratori dipendenti è quella dei fondi con meccanismo Target, i quali vi espongono gradualmente sui mercati azionari.

I fondi obbligazionari misti, a nostro avviso, non costituiscono né carne né pesce e sono troppo complicati da analizzare e da individuare, per cui non ci sentiamo di suggerirne la sottoscrizione. Analogo discorso per gli obbligazionari flessibili o bilanciati. Troppo poca la scelta e troppo camaleontici a livello di composizione. Non ci piacciono

I consigli del Team Imparare a Investire

Avendo a disposizione un livello limitato di risorse, ed avendo prospettive di crescita molto differite nel tempo, la funzione di “corretta pianificazione finanziaria” si impone in modo categorico alla nostra attenzione. 

Il fai da te ha condannato in passato molti investitori a risultati disastrosi, e di questo ne siamo assolutamente a conoscenza. 

Non parliamo del “trading”, che fa spesso perdere denaro e certezze al 90% dei neofiti che credono che le borse siano state create per regalare denaro a chi ne faceva loro richiesta! O, peggio ancora, che fare delle operazioni il cui esito sia a noi favorevole fosse impresa da poco ed alla portata di tutti. 

Tutti pensieri e sovrastrutture mentali sbagliate! 

  1. Primo. I mercati finanziari non ti regalano nulla.
  2. Secondo. I traders, per essere considerati tali, devono avere come minimo 12/24 mesi di pratica giornaliera e manifeste competenze dimostrate da corsi ed affiancamenti vari. Uno su cento si può fregiare a pieno titolo di questa qualifica! Il resto sono tutti inutili e fallimentari tentativi di cercare una via breve per arricchirsi senza sforzo. Quindi, lasciate perdere e non tentate di attraversare questa porta stretta. Rischiereste solo di farvi del male con le vostre stesse mani. 

Detto questo, il nostro pensiero comune è quello di invitarvi a consultare sempre un esperto del settore prima di intraprendere crociate contro i mulini a vento. 

Abbandonate l’emotività, che è da sempre una cattiva consigliera. Ragionate a bocce ferme sul “dove” si desidera arrivare e soprattutto sul “quando”.

Con disciplina e senso di responsabilità, perseguite i vostri obiettivi approfittando sempre delle fasi di correzione e/o di storno dei mercati, per “arrotondare” le posizioni con acquisti “mirati” e guidati da una logica.

Le improvvisazioni le lasciamo ai comici ed ai politici.

Per fortuna, noi, ci occupiamo di altro.

Informazioni importanti sulla divulgazione

Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.

Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.

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