Il Fidelity Asia Pacific Opportunities Fund A-ACC-EUR, ISIN LU0345361124, è un fondo comune d’investimento. Nato il 18 febbraio del 2008 è gestito in prima persona da Anthony Srom che ne ha assunto la guida il 2 giugno del 2014.
La società a cui fa riferimento questo strumento finanziario, è una realtà americana molto attiva nel risparmio gestito e tra le prime dieci al mondo, a livello dimensionale, come masse in gestione. Fidelity, nata a Boston nel 1946, è saldamente in mano agli eredi della famiglia del fondatore, Edward Johnson. Forte di oltre 45.000 dipendenti sparsi nei sette continenti, la società ha dichiarato nel 2021 un patrimonio netto superiore a 82 miliardi di dollari e masse in gestione pari a 2.700 miliardi di dollari. Cifre davvero notevoli se confrontate a quelle di altri big della gestione molto più blasonati!
Introduzione sul fondo
Questo particolarissimo fondo è gestito in modo diretto dalla Società di Gestione del Risparmio americana Fidelity. Costituita nel 1946 da suo fondatore, Edward Johnson, ha sede a Boston, nello stato del Massachusetts.
In termini di dimensioni stiamo parlando di un vero e proprio colosso! La quarta al mondo nel suo genere. Tra fondi d’investimento e fondi pensione amministra e gestisce oltre 3.000 miliardi di dollari e può contare su una forza lavoro, distribuita tra dipendenti, analisti, traders e gestori, superiore alle 45.000 unità! Il fatturato, rinvenibile dagli ultimi dati di bilancio, sfiora i 19 miliardi di dollari.
La società, per scelta degli eredi della famiglia del fondatore, non è quotata presso nessuna delle tre principali borse valori americane. Il 49% delle quote è distribuito tra gli eredi diretti della famiglia Johnson mentre il rimanente 51% e polverizzato tra dipendenti, ex dipendenti, gestori ed alto management.
Il Fidelity Asia Pacific Opportunities Fund A-Acc-Eur ha visto la luce il 18 febbraio del 2008 ed è gestito da Anthony Srom dal 2 giugno del 2014.
Ha una massa in gestione pari a circa 1,877 miliardi di dollari il che lo rende molto grande rispetto a suoi omologhi di altre società di gestione. Tale strumento è ad accumulazione dei proventi, ossia non prevede alcuna forma di distribuzione di cedole o di dividendi ai suoi sottoscrittori. È valorizzato in euro anche se molte, quasi tutte per la verità, delle posizioni detenute in portafoglio sono valorizzate in dollari o in altre divise diverse dall’euro. Il fondo non prevede alcuna forma di copertura dai rischi derivanti dalle oscillazioni del tasso di cambio dell’euro nei confronti delle altre divise.

Fonte: Fidelity
In cosa investe il Fidelity Asia Pacific Opportunities
Nel dettaglio questo strumento di risparmio ha la facoltà di investire sino al 110% del patrimonio nelle economie indicate nel nome del fondo. Ciò significa chiaramente che il Fondo può ricorrere a strumenti a leva per coprire il 10% eccedente la sua disponibilità finanziaria. È un particolare che non bisogna omettere di sottolineare questo!
Obiettivo dichiarato da parte del gestore è quello di ottenere, su un orizzonte indicato non inferiore ai 10 anni, un rendimento superiore a quello raggiunto dal benchmark di riferimento, L’MSCI AC Asia Pac Ex JPN NR USD.
Il gestore, inoltre, ha specificato che oltre ad una gestione di tipo “attivo”, non intende privilegiare il segmento “value” piuttosto che quello “growth”. Unico particolare che emerge è quello di focalizzarsi solo su large non occupandosi delle small cap ritenute troppo volatili e difficili da negoziare in periodi di forte volatilità sui mercati. Decisione che ci sentiamo di condividere pienamente quest’ultima. I principali segmenti di mercato in cui risulta investito sono quelli della tecnologia, della finanza, delle materie prime, dei beni industriale e dei beni di consumo. Vi sarà facile da visualizzare quando tra bene entreremo nel dettaglio della composizione delle singole posizioni all’interno dell’asset di gestione.
Su un asse del rischio composto da sette valori il fondo si colloca al valore sei, vale a dire quasi al livello massimo tollerato, ma non ci attendevamo nulla di diverso analizzando la particolarità di questo strumento finanziario.
Non esistono vincoli di natura merceologica o settoriale alle azioni acquistabili dal gestore. Nemmeno vincoli di natura valutaria, intendendo con ciò, che il gestore può acquistare azioni in tutta l’area geografica ed in tutte le valute.
Specifiche Tecniche
Come al solito i nostri tre indicatori che andremo ad analizzare sono il Beta, l’R Quadro ed il numero di stelle indicato da Morningstar.
Il Beta assume il valore di 1,06 e significa che le oscillazioni del valore delle quote pubblicate giornalmente oscilleranno leggermente di più rispetto al valore del benchmark, e questo avverrà in entrambe le direzioni del mercato, ossia durante le fasi di rialzo come durante quelle di ribasso.
Il valore dell’R Quadro è pari a 0,83 e vuole dirci che circa l’83% delle performance passate del benchmark saranno in grado di “spiegare” le performance future del fondo. Anche in questo caso la gestione attiva si è rivelata premiante rispetto ad un banale allineamento dei valori con quelli del benchmark.

Fonte: Fidelity
Il rating assegnato al Fidelity Asia Pacific Opportunities da Morningstar è pari a 5 stelle. È il massimo assegnabile in sede di rating. Si evince da questo particolare l’elevata qualità del prodotto che stiamo analizzando per Voi.

Fonte: Morningstar
Rendimento storico
Qui otterrete le risposte al punto lasciato “aperto” poche righe prima.
Naturalmente, i risultati reddituali hanno anche in questo caso risentito del clima generale di incertezza che rega sui mercati di tutto il mondo. Complice da un lato, la pandemia, dall’altro il conflitto russo-ucraino divampato in Europa. A fare da cornice la crisi energetica conseguente al conflitto e gli elevatissimi tassi medi di inflazione alimentati dalla scarsità delle principali materie prime.
Fatta questa doverosa premessa ecco i risultati nei numeri.
Dal primo di gennaio la performance è negativa. Ad un anno siamo ancora sotto la pari per una percentuale dell’8,13%. Già a tre anni il risultato della gestione torna ad essere positivo con un + 35,26%. A cinque anni è positivo del 67,17% ed a otto anni addirittura del 152,47% che, annualizzato, vuol dire un + 19,06% che è davvero un risultato importante in doppia cifra!


Fonte: Fidelity
Costi e commissioni
Le commissioni iniziali di sottoscrizione sono pari al 5,25% e rappresentano una misura piuttosto elevata ma, come non ci stancheremo mai di ripetervi, sono scontabili o azzerabili da parte del Vostro Consulente Finanziario di fiducia.
La percentuale delle spese correnti è dell’1,92% di cui l’1,50% imputabile alla commissione annuale di gestione a carico del fondo.
Non sono previste commissioni di performance o di uscita (rimborso delle quote).
Non ci sono costi di natura commerciale o distributiva reclamati dai collocatori.

Fonte: Fidelity
Primi 3 titoli in portafoglio
Al primo livello del podio troviamo FOCUS MEDIA INFORMATION TECHNOLOGY CO LTD con il 9,3% delle quote complessive.
Il secondo posto è occupato da TAIWAN SEMICONDUCTOR MFG CO LTD con l’7,70% delle quote.
All’ultimo gradino del podio abbiamo BEIJING ORIENTAL YUHONG WATERFROOF TECHNOLOGY CO LTD con il 6,4%.
Il quarto è occupato da HDFC BANK LTD con il 6,2% del fondo.
Il quinto posto è occupato da FRANCO NEVADA CORP con il 5,80%.
Vi abbiamo fornito queste ulteriori informazioni per sottolineare il fatto che i primi 5 titoli presenti in portafoglio arrivano a detenere, da soli, il 35,4% di tutti gli asset, oltre un terzo concentrato su cinque singole posizioni. Una scelta evidentemente di natura tattica.

Fonte: Fidelity
Alternative
Come alternative al Fidelity Asia Pacific Opportunities ve ne indichiamo come sempre tre, con caratteristiche differenti tra di loro.
La prima è data dal fondo AXA Rosenberg All Country Asia Pacific Ex-Japan Small Cap Alpha Fund B USD Acc., ISIN IE0004334029. Espresso in dollari americani, presenta un livello di costi inferiore ma anche un livello di prestazioni decisamente inferiore. Perde sulle scadenze ravvicinate ed è positivo su quelle lunghe ma ad 8 anni la percentuale si ferma al 61,88 che è notevole, ma imparagonabile rispetto a quella del Fidelity.
La seconda è data dal JPMorgan Funds – Asia Pacific Equity Fund A DIST USD, ISIN LU0613488591. Anch’esso espresso in valuta e non in euro. Molto simile al precedente risulta in linea con Fidelity a livello di costi ed in termini di performance si comporta meglio sulle scadenze ravvicinate e peggio su quelle lunghe. Ad 8 anni si ferma ad un 82,21% che costituisce uno splendido biglietto da visita ma sempre, e di molto, inferiore a quello del Fidelity. Stiamo comunque parlando di un + 10,28% annualizzato.
L’ultimo è il BNY Mellon Asian Equity A USD Acc., ISIN IE0003795394. Anche lui espresso in dollari americani ha il pregio di essere il meno caro in termini di costi, sia di gestione che iniziali. Perde come gli altri (leggermente di meno) sulle scadenze corte e sui 3 anni è positivo del 35,87% e sugli 8 del 57,09% che in termini annuali vuole dire un + 7,14%. Altro elemento a favore è la volatilità delle quote inferiore di molto rispetto a tutti gli altri tre analizzati in precedenza.
Opinioni e conclusioni
Appare evidente quanto sia elevata la nostra propensione a consigliarvi di detenere in portafoglio almeno un 2,5/3% in quote di questo strumento, compatibilmente con le vostre esigenze e storia pregressa.
La volatilità è elevata, ed è un fattore di cui bisogna tener conto, ma è anche vero che la possibilità di avere in asset un fondo che può tranquillamente collocarsi tra i primi 10/15 al mondo, per performance nel lungo periodo, rappresenta un’opportunità da cogliere.
L’approccio tramite piani di accumulo potrebbe funzionare a condizione che la rata mensile non sia inferiore ai 300 euro ed il versamento inziale sia compreso tra i 4 ed i 5k, o aumentando le rate e il versamento iniziale, in base al capitale disponibile.
Il consiglio di detenere per un periodo minimo di 10 anni lo strumento è sempre valido trattandosi di un fondo d’investimento con focus sul medio/lungo termine.
Informazioni importanti sulla divulgazione
Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.
Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici e Giovanni Prati. Ricordati di contattare Niccolò Dominici e Giovanni Prati, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.