Attualmente, uno dei settori che attrae maggiormente gli investitori italiani ed internazionali riguarda i titoli tecnologici.
Quando si parla del settore tecnologico si intendono tutti quegli investimenti in società che, direttamente o indirettamente, cambieranno il nostro futuro tramite approcci innovativi in questo settore.
Il ROI degli investimenti tecnologici
Il motivo principale per cui gli investitori retail prediligono il settore tecnologico è perché questo è un settore dove c’è la possibilità di ottenere rendimenti spettacolari. Fine.
– Non stiamo a raccontarcela –
Il motivo con cui, invece, gli investitori professionali motivano tale scelta di investimento è il seguente:
il mondo sta cambiando ad una velocità impressionante e questo è dovuto principalmente ai cambiamenti dirompenti generati dall’arrivo di nuove tecnologie, le quali hanno il potere di far prendere una direzione o un’altra al genere umano.
Così suona come una scelta d’investimento più intelligente, vero?
In ogni caso, senza considerare le aspettative degli investitori, le opportunità ci sono e andrebbero sfruttate.
Per farvi un esempio, abbiamo degli investimenti che l’anno scorso hanno generato un rendimento di oltre il 100%, anno in cui il mondo è stato falcidiato dalla situazione sanitaria mondiale che stiamo ancora vivendo.
FAANG e diversificazione nell’innovazione
Quando si investe in titoli tecnologici è consigliabile avere degli strumenti che non investono sempre nei soliti titoli famosi, come i FAANG: Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google (dentro ci potremmo mettere anche Microsoft).
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All’interno di molti fondi d’investimento, così come nell’S&P 500, gran parte della fetta tecnologica è rappresentata da questi titoli, quindi è importante esporsi sul settore tecnologico avendo altri titoli slegati da essi.
Avere un portafoglio “diversificato” in termini di fondi o ETF, ma che all’interno ha per il 40% FAANG non sarebbe una vera diversificazione, bensì una sovraesposizione settoriale potenzialmente dannosa in caso di un crash del mercato e non solo.
Quel che è opportuno fare è scegliere strumenti tecnologici che possano prosperare durante le rotazioni settoriali, da strumenti Growth (ad alto potenziale di crescita) a Value (più consolidati), o dalla forza del settore stesso.
Per esempio: investite su un’azienda che sfrutta l’intelligenza artificiale sulle autovetture. Così facendo, se il settore delle automobili iper-tecnologiche salirà, potrete beneficiare dell’apprezzamento dei vostri investimenti anche senza aver investito direttamente sulle aziende dell’automotive.
Se, d’altro canto, vi fosse una rotazione settoriale che esalta solo il settore tecnologico come quello in cui avete investito, sareste comunque al riparo e beneficereste di un aumento del controvalore del vostro portafoglio.
Queste sono tutte strategie che vengono utilizzate dalle grosse corporazioni mondiali per diversificare il loro portafoglio ed essere sempre con le spalle al riparo e noi, avendo avuto esperienze all’interno di importanti banche di Wall Street, abbiamo voluto passarvele.
Il ROI degli investimenti tecnologici
Lo mettiamo subito in chiaro: gli investimenti tecnologici sono un’ottima scelta per allocare del capitale, ma solo in piccola parte.
Non ha senso puntare sulla tecnologia come se stessimo investendo in Bitcoin, con un approccio da roulette del casinò.
Per quanto riguarda i fondi d’investimento e anche gli ETF, spesso anche fondi che non ci azzeccano nulla con la tecnologia potrebbero essere considerati tecnologici. Tutto questo perché all’interno ci potrebbero essere titoli non tecnologici legati con mani e piedi all’arrivo di nuove tecnologie dirompenti (o al non arrivo di esse), le quali potrebbero decidere le sorti di tali titoli o, addirittura, di interi settori.
Un esempio per farvi capire meglio pensiero è il seguente: voi investite nel settore delle linee aeree, pensando che si tratti principalmente del business dei viaggi, degli spostamenti o del prezzo del petrolio legato ad esse.
Il fatto è che se un aereo crollasse per colpa del malfunzionamento di alcuni chip di una certa azienda, morirebbero persone.
Il tutto, si ripercuoterebbe in un crollo verticale sia delle azioni della compagnia aerea/del settore aereo, sia di quello dell’azienda dei chip/del settore delle aziende che forniscono chip alle compagnie aeree, che magari costituiscono un’altra parte del vostro portafoglio.
Quindi, vi ritrovereste con una doppia perdita quando pensavate di avere una diversificazione a prova di bomba.
I consigli del Team Imparare a Investire
Investire sul settore tecnologico ci fa sentire fighi, intelligenti e sembra indispensabile, ma come dico sempre: fate attenzione!
Scegliete un metodo di selezione degli strumenti che vada a privilegiare le aziende con business solidi e con fatturati ricorrenti. Se sono tecnologici perfetto, ma se non lo sono questo non dovrebbe in alcun modo penalizzare la scelta dello strumento.
Informazioni importanti sulla divulgazione
Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.
Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.