Il Templeton Global Total Return, ISIN LU0260870661, è un fondo comune d’investimento gestito dall’americana Franklin Templeton Investments, società specializzata nella gestione attiva di fondi, nata nel 1947 e molto conosciuta a livello mondiale.
I due principali gestori sono Michael Hasenstab e Calvin Ho, da più di 15 anni alla guida di questo strumento finanziario tipico del comparto del risparmio gestito.
La caratteristica principale di questo fondo è la ricerca, come lascia intuire il suo nome stesso, di una fonte di “ritorno assoluto” a prescindere dalle situazioni del mercato. In parole più semplici: a qualsiasi condizione.
Svilupperemo ora questi otto punti per entrare un pochino di più nello specifico del fondo.
- Introduzione sul fondo
- In cosa investe
- Specifiche tecniche
- Rendimento storico
- Costi e commissioni
- Primi 3 titoli in portafoglio
- Alternative
- Opinioni e Conclusioni
Introduzione sul fondo e Franklin Templeton
Franklin Templeton è una tra le 10 più grosse società di gestione del risparmio a livello mondiale. Nata 75 anni fa negli Stati Uniti, è oggi una realtà di assoluto rispetto che amministra oltre 754 miliardi di dollari di cui oltre 180 attraverso lo strumento dei fondi pensione.
Le tematiche ESG sono state sin dagli albori sposate dalla società, che le applica costantemente con rigidi protocolli operativi e con un attento e frequente monitoraggio sui propri fondi (che sono ben oltre 80 nell’intera gamma prodotti).
Di questi, la maggior parte è ad accumulo dei proventi mentre un 20% circa presenta cedole mensili, trimestrali o annuali.
La valuta di riferimento dei fondi Franklin Templeton è spesso in dollari, ma sono presenti anche classi di prodotti in euro o in altre divise internazionali come il franco svizzero, la sterlina inglese ed il dollaro canadese.
Altra caratteristica importante del fondo è che non sono presenti azioni all’interno del portafoglio, ma solo obbligazioni classificate come:
- corporate (si tratta di strumenti di debito emessi da società private)
- investment grade (qualità del credito delle obbligazioni medio-alta)
- high yield (titoli obbligazionari con rating bassi e rischio medio-alto).
Ultima caratteristica è la “possibilità” da fare ricorso sia a strumenti derivati che ad arbitraggi sul mercato dei cambi. Queste sono operazioni che, se riuscite, possono contribuire notevolmente ad innalzare/abbassare il livello delle performance stesse del fondo. Naturalmente, il prezzo da pagare in questo caso è un’accentuata volatilità del valore delle quote del fondo.

Fonte: Franklin Templeton
In cosa investe il Templeton Global Total Return
La risposta è molto semplice: il Franklin Templeton Global Total Return investe in obbligazioni di ogni tipo, scadenza, valuta ed ente emittente, concedendosi ogni tanto qualche incursione sul Forex.
La gestione “attiva” garantisce una rotazione settoriale delle obbligazioni abbastanza elevata e questo, se condotto bene, è in grado di produrre extra rendimento oltre a maggiore volatilità, come già evidenziato alcuni paragrafi prima.
Data la situazione di stallo dei tassi a livello globale, non esiste altra via per creare rendimento se non quella di trattare le obbligazioni alla stregua delle azioni, ossia tradandole con frequenza e lucrando sulle oscillazioni dei corsi per trarre beneficio dagli acquisti e dalle vendite.
Non essendo previste, dallo statuto del fondo, le azioni in portafoglio, i gestori si sono per forza dovuti rifugiare negli strumenti finanziari che avevano a loro disposizione per restituire un rendimento almeno positivo nel medio e lungo periodo. Riuscendoci parzialmente.
Specifiche Tecniche
Per la nostra analisi abbiamo preso in considerazione l’ISIN LU0260870661 che rappresenta la classe A ad accumulo ed a cambio coperto (ossia espressa e valorizzata in euro).

Fonte: Quantalys
I tre soliti indicatori che prendiamo in considerazione ai fini delle nostre analisi per il Templeton Global Total Return sono il Beta, l’R Quadro ed il numero di stelle attribuite dalla società americana di rating, Morningstar.
Il Beta assume un valore pari a 0,72 e ci informa del fatto che il valore del fondo oscillerà meno che proporzionalmente rispetto all’indice in entrambe le direzioni. Questo dato ci fa pensare che il basso livello di correlazione con il benchmark garantisca una più efficiente gestione di tipo attivo ma, come vedremo tra poco, questa ipotesi è stata ampiamente smentita dai fatti, deludendo parecchio le nostre aspettative reddituali.
L’R Quadro è pari a 26,82 e non fa altro che corroborare quanto esposto poc’anzi. Tale valore ci indica che l’indice della categoria spiega circa il 27% della variabilità della performance passata del fondo.

Fonte: Morningstar
Il numero di stelle attribuito dalla società americana di rating, Morningstar, è di 2 stelle il che non lo rende particolarmente affidabile. Tale giudizio di sintesi che dovrebbe esprimere un valore qualitativo alla gestione conferma in pieno la tesi che alcune scelte effettuate da parte del gestore non si siano rivelate particolarmente “ispirate” usando un eufemismo!
Rendimento storico
Ed ora veniamo alla nota davvero dolente di questo strumento di risparmio gestito.
Dal primo di gennaio la perdita è pari all’8,93%. Ad un anno la perdita è del 9,51%. A tre anni è del 19,74%. A cinque anni del 18,16% e ad otto del 12,38%.
Ciò significa che il fondo è stato in grado di perdere l’1,55% medio annuo in conto NAV.

Fonte: Franklin Templeton
Come si può apprezzare dal grafico, il fondo sta pesantemente sottoperformando rispetto al suo benchmark di riferimento, il che non gli onore e lo rende un candidato per una possibile ristrutturazione di portafoglio.

Fonte: Franklin Templeton
Costi e commissioni
Le commissioni di sottoscrizione, o “di ingresso”, sono come sempre azzerabili dal vostro consulente ed ammontano ad una percentuale del 3%.
I costi di gestione sono pari all’1,05% che rende il fondo particolarmente attraente da questo punto di vista.
I costi ricorrenti (quelli effettivi e totali) invece sono dell’1,39% che lo rendono allineato ai suoi competitor.

Fonte: Franklin Templeton
Opinioni e conclusioni
Il nostro giudizio non può che portarci ad una sonora bocciatura di questo fondo d’investimento. Non ci saremmo di certo attesi da un fondo obbligazionario flessibile o, secondo altri, a ritorno assoluto, di portata globale, dei risultati simili!
Le performance ci hanno del tutto convinti a formulare un consiglio del tutto negativo al riguardo.
Nonostante la scia di blasone che si trascina dietro da anni, il gestore principale, Michael Hasenstab, che dal 29 agosto del 2003 gestisce direttamente il fondo, affiancato da Calvin Ho dal 31 dicembre del 2018 continua a non convincere e la troppa alternanza di performance ne è, a nostro dire, la prova più evidente.
Se avete ancora in portafoglio il Global Total Return il nostro consiglio è di venderlo senza pensarci due volte.
Le prospettive non lasciano intravedere nulla di buono per il futuro delle obbligazioni. Anzi. BCE e FED hanno lasciato la porta aperta ad ulteriori strette alla politica monetaria con conseguenti rialzi dei tassi di interesse. I mercati non accoglieranno bene di certo questo tipo di decisioni ampiamente attese e, in parte, incorporate nei prezzi attuali dei titoli.
Ci permettiamo di chiudere queste nostre considerazioni con una constatazione: semplice ma efficace e di sicuro impatto emotivo. Se noi fossimo stati i gestori certamente i risultati sarebbero stati diversi!
Lo testimoniano le nostre gestioni per i nostri clienti che, nonostante alcuni scivoloni imprevedibili, si presentano ancora oggi con l’asticella sopra la parità.
Non basta la nomea a portare i risultati, occorrono ani ed anni di esperienza diretta sul campo.
E noi questa esperienza ce l’abbiamo e la mettiamo a disposizione di chi vorrà riconoscerci la sua fiducia.
Informazioni importanti sulla divulgazione
Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.
Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.