Morgan Stanley Global Infrastructure: analisi del fondo e opinioni

Il Morgan Stanley Global Infrastructure Fund, ISIN LU0384381660, è un fondo d’investimento appartenente alla grande famiglia dei “tematici”.

In questo caso siamo in presenza di un azionario puro focalizzato sul settore delle “infrastrutture”, intendendo con questo termine la rete di beni e servizi che, pur non operando direttamente sul sistema produttivo, è fondamentale per lo sviluppo socioeconomico di un determinato Paese.

Trasporti, energia e telecomunicazioni delineano i servizi primari, ovvero quella serie di infrastrutture che devono presentare un’elevata accessibilità a basso costo per consentire al Paese di crescere. Naturalmente stiamo parlando di un concetto estremamente ampio e variegato che può comprendere al suo interno decine di sottoclassi.

Ad esempio difesa, ordine pubblico, intrattenimento, opere di ingegneria primarie solo per citare alcuni esempi. Strade, autostade, porti, aeriporti, stazioni per citarne altri.

Introduzione sul fondo

Questo strumento di risparmio gestito ha visto la luce il 14 giugno del 2010 ed è gestito da Matthew King dalla stessa data, quindi sin dall’inizio. Ha una dimensione di poco meno di un miliardo e mezzo di dollari ed è valorizzato, nella classe che abbiamo selezionato per Voi, in euro anche se il sottostante è valorizzato in dollari americani. Si tratta di un fondo ad accumulazione dei proventi e privo di forme di copertura dai rischi di cambio, vale a dire che questo strumento presenta rischi insiti all’oscillazione del rapporto euro/dollaro sul mercato dei cambi.

L’obiettivo dichiarato dal gestore è una crescita “sostenibile” nel medio/lungo termine senza esporre il valore delle quote ad un grado elevato di volatilità giornaliera. Una caratteristica che lo rende particolarmente interessante per i risparmiatori è che Il fondo è gestito attivamente e la sua gestione non è limitata dalla composizione di un benchmark! Vi assicuriamo che si tratta di un caso abbastanza raro nel panorama delle società di gestione!

Un’altra caratteristica saliente è che le società inserite nel paniere devono in qualche modo essere ritenute dal mercato “sottovalutate”, vale a dire devono poter esprimere in futuro tutto il loro reale potenziale di miglioramento che attualmente risulta ancora “inespresso”.

In cosa investe il Morgan Stanley Global Infrastructure Fund

Il Morgan Stanley Global Infrastructure investe in società operanti nel settore merceologico delle infrastrutture a 360 gradi, senza limitazioni di ordine geografico o valutario o dimensionale. Vale a dire può acquistare large, mid e small cap in ogni parte del mondo! Ci sembra un ottimo biglietto da visita questo! Inoltre è possibile acquistare titoli non espressi in euro o in dollari senza particolari distinzioni tra azioni value ed azioni growth.

Nostra opinione, avendo esaminato il portafoglio e la sua composizione, è che le scelte propendano per la tipologia growth.

Da notare che è prevista la possibilità che fino al 30% delle masse attive possano essere allocate in settori non del tutto attinenti al core business, vale a dire real estate, obbligazioni, titoli di liquidità ed altri settori merceologici ritenuti “tattici” con l’intento speculativo di dismettere le partecipazioni in tempi ragionevolmente brevi.

Infine, sono esclusi taluni settori tra cui tabacco, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo e attività legate alla produzione e commercializzazione di armi.

La permanenza minima consigliata di permanenza nel fondo è di cinque anni e, In un asse composto da sette valori che identificano in modo crescente la rischiosità di questo prodotto, il nostro fondo si colloca al valore 6, vale a dire nella fascia alta della forchetta ma questo non ci deve stupire poiché il livello di volatilità dei sottostanti detenuti dal gestore è piuttosto elevato.

Specifiche Tecniche

I tre parametri utilizzati per l’analisi del Morgan Stanley Global Infrastructure sono come sempre il Beta, l’R Quadro e le stelle attribuite da Morningstar.

Il Beta assume un valore pari 0,72 e significa che il fondo è dello 28% meno reattivo rispetto all’andamento del benchmark di riferimento (naturalmente questo vale nelle due direzioni, ossia con mercati al rialzo che al ribasso).

L’R Quadro è pari a 70,04. In questo caso l’informazione assume questo valore: l’indice della categoria spiega circa il 70% della variabilità della performance passata del fondo. Trattandosi di un valore prossimo al 100% è ben chiaro il fatto che la gestione “attiva” del fondo assume valore preminente a discapito del paniere di titoli presenti all’interno del benchmark di categoria.

Il numero di stelle attribuito da Morningstar è pari a 4 il che lo rende qualitativamente di elevato valore.

Fonte: Quantalys

Il numero di stelle attribuito da Morningstar è pari a 4 il che lo rende qualitativamente di elevato valore.

Rendimento storico

Sorprendentemente questo fondo presenta, per tutte le scadenze tipiche di questi strumenti, un rendimento positivo, anche se altalenante a livello di percentuali. Eccovi i numeri. Dal primo gennaio esprime un + 2,80%. Ad un anno siamo a + 2,77%. A tre anni abbiamo un + 3,90% ma è sulle ultime due che si vedono le performance migliori. A cinque anni siamo a + 35,50% e ad otto anni a + 41,52%.

Dato, quest’ultimo, che se riletto in termini annualizzati ci porta ad un + 5,19% medio annuo di rendimento positivo, e si tratta di una cifra assolutamente non disprezzabile visto il particolare contesto storico che stiamo attraversando.

Costi e commissioni

Le commissioni iniziali di sottoscrizione del Morgan Stanley Global Infrastructure sono del 5,75% (siamo nella parte quasi massima della forchetta che può variare tra lo 0 ed il 6% ammessa dalla normativa vigente) ma sono azzerabili o riducibili da parte del Vostro Consulente Finanziario che vi segue.

La voce “spese correnti” è pari all’1,74%, di cui l’1,50% dovuto alle commissioni annuali di gestione, valore medio nel panorama dei fondi azionari. Non sono previste “commissioni di performance” in caso di extra risultati da parte dei due gestori.

Nemmeno costi legati alla distribuzione o alla commercializzazione del prodotto.

Tuttavia esistono costi del 2% legati agli eventuali switch tra un comparto e l’altro all’interno della stessa casa di gestione, e questo a prescindere dall’importo convertito. Ci appare francamente un costo decisamente elevato ed inutile.

Opinioni e conclusioni

Lo strumento analizzato ci appare più che valido soprattutto alla luce dello scenario macroeconomico che stiamo attraversando ormai da diversi anni. Ben gestito, con ritorni accettabili e con una volatilità, tutto sommato, contenuta. La qualità e soprattutto la stabilità, nel tempo, del portafoglio in gestione, ci spingono ad un ottimistico giudizio di promozione!

La soluzione di acquisto tramite Piano di Accumulo ci pare la più corretta in un’ottica decennale (come minimo) o ventennale di permanenza nel fondo. Sfidare la sorte (ed il corretto market timing) con le operazioni “una tantum” ci sembra un azzardo troppo elevato da farvi correre.

Il tempo, lo sappiamo da decenni di esperienza alle spalle, è un potente alleato che tende a darci ragione, ma l’elevata volatilità del settore ci spinge ad invitarvi ad evitare acquisti “spot” dettati magari da repentini rialzi dei mercati o da notizie provenienti dai media che, in un certo qual modo, sono in grado di influenzare l’andamento dei mercati stessi.

Per chi invece non possiede ancora il fondo ne consigliamo l’acquisto nella corretta ottica temporale.

In ogni caso sarebbe davvero un piacere per Noi del Team di imparare ad investire, accompagnarvi nel corretto market timing d’ingresso nel caso in cui vorrete sottoporre alla nostra attenzione il Vostro portafoglio titoli.

Riceverete una consulenza gratuita assieme ad una nostra analisi dettagliata. Il primo passo per approfondire la conoscenza reciproca e per gettare le basi per una futura e serena oltre che proficua collaborazione tra di Noi.  

Informazioni importanti sulla divulgazione

Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.

Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.

Lascia un commento