DWS Invest ESG Climate Tech: analisi del fondo e opinioni

L’attenzione globale verso le tematiche ambientali e la sostenibilità hanno portato molti investitori a considerare i fondi ESG (Environmental, Social, Governance) come parte della loro strategia di investimento. Il fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC LU1863264153 si presenta come un’opzione per chi desidera combinare la crescita finanziaria con un impatto positivo sul clima e l’ambiente.

Ma è davvero la scelta giusta per te?

In questo articolo, analizzeremo il fondo in dettaglio, esaminando la sua strategia di investimento, i rendimenti storici, i costi associati e come si confronta con altre opzioni più efficienti, come gli ETF.

Introduzione sul fondo e DWS

DWS Group è una delle principali società di gestione patrimoniale a livello globale, con oltre 60 anni di esperienza nell’offerta di soluzioni di investimento per clienti istituzionali e privati. Con un patrimonio gestito di oltre 800 miliardi di euro, DWS è particolarmente nota per il suo impegno verso l’investimento responsabile e la sostenibilità.

Il fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC è un fondo azionario a gestione attiva che mira a generare crescita del capitale nel lungo termine investendo in aziende che sviluppano tecnologie per il clima e l’ambiente. Il fondo adotta un approccio ESG rigoroso, selezionando società che soddisfano criteri ambientali, sociali e di governance e che contribuiscono positivamente alla mitigazione del cambiamento climatico.

Tuttavia, come vedremo, è importante considerare se i costi elevati e la gestione attiva di questo fondo siano giustificati rispetto alle alternative più economiche come gli ETF.

Fonte: DWS

In cosa investe il DWS Invest ESG Climate Tech

Il fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC concentra i suoi investimenti in società che sviluppano e utilizzano tecnologie innovative per affrontare il cambiamento climatico. L’approccio del fondo è fortemente orientato alla crescita e si concentra su aziende che hanno un impatto positivo sull’ambiente, con l’obiettivo di beneficiare dell’aumento della domanda di tecnologie sostenibili.

  1. Focus su Tecnologie per il Clima e l’Ambiente: Il fondo investe in aziende che offrono soluzioni per la riduzione delle emissioni di CO2, l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, la gestione delle risorse idriche e altre tecnologie verdi. Queste società operano in settori come:

    • Energia Rinnovabile: Imprese coinvolte nella produzione di energia solare, eolica e altre fonti di energia pulita.
    • Efficienza Energetica: Aziende che sviluppano tecnologie per ridurre il consumo energetico e migliorare l’efficienza delle infrastrutture.
    • Gestione delle Risorse Naturali: Società che offrono soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse idriche, dei rifiuti e dell’agricoltura.
  2. Selezione Attiva dei titoli Basata su Criteri ESG: Il fondo utilizza un approccio di selezione attiva, combinando un’analisi fondamentale delle aziende con una valutazione dei criteri ESG. Questo approccio mira a identificare le società che non solo mostrano solidi fondamentali finanziari, ma anche un forte impegno verso la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale.

  3. Diversificazione Globale: Pur mantenendo un focus sulle tecnologie per il clima, il fondo diversifica i suoi investimenti a livello globale, includendo società di vari settori e paesi. Questo approccio mira a ridurre il rischio specifico di mercato, sfruttando al contempo le opportunità di crescita nei mercati globali.

Specifiche Tecniche

Ecco alcune delle specifiche tecniche principali del fondo:

  • Tipologia di Fondo: Fondo comune di investimento azionario.
  • Area Geografica di Investimento: Globale, con prevalenza in Europa e Nord America.
  • Valuta di Denominazione: EUR.
  • Benchmark di Riferimento: MSCI World Climate Change Index.
  • Tipologia di Gestione: Attiva.
  • Orizzonte Temporale Consigliato: Lungo termine (oltre 5-7 anni).
  • Livello di Rischio: Alto (classificato come 4 su 7 sul sito del fondo ma 6 su 7 per noi).

Il fondo è denominato in euro e investe principalmente in titoli denominati in altre valute, come il dollaro USA. Ciò comporta un rischio di cambio per gli investitori europei. Il benchmark di riferimento, l’MSCI World Climate Change Index, comprende società globali impegnate nella mitigazione del cambiamento climatico, fornendo un punto di confronto per valutare la performance del fondo.

I tre parametri utilizzati per l’analisi del DWS Invest ESG Climate Tech sono come sempre il Beta, l’R Quadro e le stelle attribuite da Morningstar.

Il Beta assume un valore pari 0,90 e significa che il fondo è dello 10% meno reattivo rispetto all’andamento del benchmark di riferimento (naturalmente questo vale nelle due direzioni, ossia con mercati al rialzo che al ribasso). In altre parole, significa che il valore del fondo oscillerà meno che proporzionalmente rispetto all’indice in entrambe le direzioni.

L’R Quadro è pari a 63,20. In questo caso l’informazione assume questo valore: l’indice della categoria spiega poco più del 63% della variabilità della performance passata del fondo. Trattandosi di un valore abbastanza distante dal 100% è ben chiaro il fatto che la gestione “attiva” del fondo assume valore importante ma non preminente in relazione al paniere di titoli presenti all’interno del benchmark di categoria. Un’altra chiave di lettura di questo dato è rappresentata dal fatto che la correlazione tra le prestazioni del benchmark e quelle del fondo è di poco superiore alla metà delle rilevazioni. Il valore 50 indicherebbe infatti il rapporto di 1:2 tra le prestazioni del fondo e quelle benchmark.

Fonte: Quantalys

Rendimento storico

Il rendimento storico del fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC è uno degli elementi fondamentali da considerare per valutare la sua efficacia come strumento di investimento. Sebbene il fondo abbia beneficiato della crescente attenzione globale verso le tecnologie sostenibili, la sua performance nel lungo periodo rivela alcune sfide significative, soprattutto quando confrontata con il benchmark di riferimento e con gli ETF tematici più economici.

Performance Complessiva del Fondo

Negli ultimi cinque anni, il fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC ha registrato una crescita positiva, grazie alla crescente domanda di soluzioni per il clima e all’adozione accelerata di tecnologie sostenibili in vari settori. Tuttavia, la performance del fondo non è stata uniforme:

  1. Crescita in Linea con le Tendenze di Mercato: Durante i periodi in cui le società legate alle tecnologie per il clima hanno beneficiato di trend favorevoli — come politiche governative pro-clima, incentivi per le energie rinnovabili, e investimenti aziendali in sostenibilità — il fondo ha mostrato una buona crescita. Questi periodi di crescita sono stati evidenti, ad esempio, durante l’aumento delle politiche di sostenibilità post-pandemia, quando le aziende hanno accelerato i loro sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e migliorare l’efficienza energetica.

  2. Sottoperformance in Fasi di Volatilità del Mercato: Tuttavia, in periodi di volatilità del mercato, il fondo ha spesso sottoperformato rispetto al benchmark di riferimento, l’MSCI World Climate Change Index. Ad esempio, durante le correzioni di mercato o le fasi di avversione al rischio, le aziende legate alle tecnologie climatiche, soprattutto quelle più innovative e meno consolidate, tendono a subire flessioni significative. Questa dinamica ha avuto un impatto negativo sulla performance del fondo, che, a differenza di un ETF che replica passivamente l’indice, è soggetto anche alle decisioni della gestione attiva.

Confronto con il Benchmark

Il fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC utilizza l’MSCI World Climate Change Index come benchmark di riferimento. Questo indice comprende società globali impegnate nella mitigazione del cambiamento climatico, che rappresentano una vasta gamma di settori, tra cui energia rinnovabile, efficienza energetica, gestione delle risorse naturali e tecnologie verdi.

  • Rendimento Comparativo: Sebbene il fondo abbia registrato rendimenti positivi in diversi periodi, non ha superato il benchmark in modo costante. In alcuni anni, il fondo ha eguagliato o superato il rendimento del benchmark grazie a una selezione attiva dei titoli e a posizionamenti strategici su aziende che hanno beneficiato delle tendenze di mercato. Tuttavia, in altri anni, il fondo ha sottoperformato l’indice, con una differenza media di rendimento di circa 2-3% rispetto al benchmark. Questa variabilità mette in discussione la capacità del fondo di offrire una sovraperformance sostenibile rispetto a un indice passivo che replica le stesse tematiche.

  • Analisi di Periodi Chiave: Durante i periodi di crescita economica globale e di elevato appetito per il rischio, il fondo ha avuto un rendimento in linea o leggermente superiore al benchmark. Tuttavia, durante i periodi di incertezza economica, come la pandemia COVID-19 o le recenti turbolenze nei mercati finanziari globali, il fondo ha mostrato una maggiore volatilità rispetto al benchmark, senza riuscire a proteggere adeguatamente il capitale degli investitori.

Confronto con ETF Tematici su Clima e Sostenibilità

Gli ETF tematici su clima e sostenibilità, come l’iShares MSCI World Climate ETF o il Lyxor MSCI Climate Change ETF, replicano indici simili all’MSCI World Climate Change Index e offrono un’esposizione alle stesse tematiche di investimento, ma con un approccio passivo e costi di gestione molto più bassi.

  • Rendimento degli ETF: Gli ETF su clima e sostenibilità hanno mostrato rendimenti in linea o leggermente superiori a quelli del fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC negli ultimi cinque anni. Ad esempio, l’iShares MSCI World Climate ETF, con un TER dello 0,30%, ha spesso ottenuto risultati simili o migliori rispetto al fondo DWS, che presenta un TER di 1,60%. Questa differenza di costo si traduce in rendimenti netti superiori per gli investitori negli ETF.

  • Costi e Rendimento Netto: Considerando un rendimento annuo lordo dell’8%, un ETF con un TER dello 0,30%potrebbe offrire un rendimento netto del 7,70%, mentre il fondo DWS, con un TER di 1,60%, ridurrebbe il rendimento netto a 6,40%. Questa differenza di 1,30% può sembrare modesta in un singolo anno, ma si accumula significativamente nel lungo periodo, riducendo il potenziale di crescita dell’investimento.

Implicazioni per gli Investitori

L’analisi del rendimento storico del fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC evidenzia alcuni punti chiave:

  • Sovraperformance Inconsistente: Il fondo non ha dimostrato una capacità costante di sovraperformare il benchmark, rendendo difficile giustificare i costi più elevati associati alla gestione attiva rispetto a strategie passive come quelle degli ETF.
  • Rischio Aggiuntivo e Volatilità: La gestione attiva può comportare un rischio aggiuntivo, soprattutto in mercati volatili, senza garantire una protezione adeguata del capitale degli investitori.
  • Costi Elevati e Rendimenti Ridotti: I costi superiori del fondo (TER del 1,60%) riducono significativamente i rendimenti netti rispetto agli ETF che replicano indici climatici con costi molto più bassi.

Conclusione sul Rendimento Storico: I Costi Sono Giustificati?

Sebbene il fondo DWS Invest ESG Climate Tech LC abbia beneficiato della crescente attenzione globale verso la sostenibilità, il suo rendimento storico non ha dimostrato una sovraperformance costante rispetto al benchmark, e i costi elevati continuano a rappresentare una barriera significativa per ottenere rendimenti netti competitivi. A lungo termine, questa mancanza di sovraperformance e i costi più elevati possono influenzare negativamente il rendimento complessivo dell’investimento.

Se sei interessato a massimizzare i tuoi rendimenti riducendo i costi, potrebbe essere il momento di considerare alternative più efficienti come gli ETF. Richiedi una diagnosi gratuita del tuo portafoglio oggi stesso per scoprire come puoi migliorare la tua strategia di investimento e investire in modo più intelligente!

Fonte: DWS

Come potete osservare, si è ampiamente verificata l’idea di fondo che vi avevamo prospettato, per quanto concerne il giusto orizzonte temporale d’investimento. Più si dilatano i tempi, maggiori saranno i ritorni in termini percentuali

Sarebbe sbagliato andare a verificare la quotazione del fondo ogni giorno, perché questo valore sarebbe solamente un indicatore di volatilità e di rischio, non di performance. Fuorvierebbe il nostro pensiero ed il nostro modo di giudicare lo strumento. 

In alcuni settori d’investimento potrebbero essere richiesti tempi ulteriormente dilazionati in avanti, ad esempio quindici anni. È proprio la natura “tipica” dei titoli in portafoglio a determinare brusche accelerazioni e discese dei prezzi che scatenano questo elevato livello di volatilità. 

Non si tratta tanto dello “stile di gestione”, ma delle caratteristiche intrinseche dei singoli titoli.

Fonte: Quantalys

Costi e commissioni

In questo caso, ci troviamo nella media di settore. La percentuale dell’1,61% si colloca infatti a metà strada tra un livello elevato di costi ed un livello basso

Al contrario, parecchio elevate sono le cosiddette “commissioni front” ossia quelle di ingresso che si sostengono all’atto della sottoscrizione. È, naturalmente, fatto salvo il caso in cui il vostro consulente finanziario di fiducia abbia l’autorità di ridurre o di azzerare questa percentuale.

Fonte: DWS

Primi 3 titoli in portafoglio

  1. Il gradino più alto del podio è occupato dalla società americana Darling Ingredients Inc . Società agroalimentare specializzata in cibi macrobiologici quotata al NYSE. È presente con il 3,40% delle quote.

  2. Il secondo gradino è occupato dalla società Signify NV, una società multinazionale olandese dell’illuminazione costituita nel 2016 a seguito dello spin-off della divisione illuminazione di Philips, tramite una I.P.O.  ed il 3% è la quota che occupa all’interno del fondo.

  3. Al terzo posto troviamo VMware Inc, società che opera nel settore informatico e presente nella misura del 2,7%.
  4. Al quarto posto con il 2,7% delle quote troviamo Republic Services Inc., una società americana di smaltimento dei rifiuti i cui servizi includono la raccolta di rifiuti solidi non pericolosi, il trasferimento dei rifiuti, lo smaltimento dei rifiuti, il riciclaggio e i servizi energetici.

    Complessivamente le prime dieci posizioni rilevate assommano al 26,30% del totale delle quote del fondo. Si tratta di un valore nella media ed implica un certo grado di diversificazione che è sempre un fattore visto di buon occhio dagli analisti finanziari. Il fenomeno opposto, vale a dire quello della eccessiva “concentrazione” del portafoglio, espone sempre al rischio di esporre il portafoglio ad una volatilità eccessiva e di conseguenza ad una variabilità delle quotazioni giornaliere fuori controllo!

Fonte: DWS

Opinioni e conclusioni

Il nostro giudizio è assolutamente favorevole poiché sia la qualità degli asset che i risultati diluiti nel tempo ci convincono della bontà dello strumento.

Trattandosi di un fondo d’investimento growth, il risparmiatore deve attendersi un livello di volatilità elevato, sicuramente al di sopra della volatilità media di settore. I ritorni, a livello di aspettative, potrebbero rivelarsi notevoli, ma l’arco di tempo che bisogna abbracciare per vedere verosimilmente realizzati i propri obiettivi d’investimento, non deve di certo essere inferiore ai dieci/quindici anni.

I costi possono essere ridotti notevolmente e l’andamento del fondo, analizzando la volatilità presente sul grafico, non destano particolari preoccupazioni al riguardo. Ci sentiamo quindi di sottoporlo alla vostra cortese attenzione, in una percentuale del vostro patrimonio compresa tra il 3 ed il 5 per cento delle masse disponibili.  Riteniamo di non incorrere in errore con una percentuale così investita in questo fondo.

Non dimenticatevi mai del criterio fondamentale che deve ispirare una corretta pianificazione finanziaria: quello della sapiente diversificazione settoriale e geografica. Una fiche su queste tematiche ci sentiamo di investirla abbastanza serenamente, sempre non dimenticando il corretto orizzonte temporale.

Per chi detenesse già lo strumento consigliamo di attendere ancora nella vendita, anche se presenta già ora interessanti gain.

Per chi non lo avesse in portafoglio il buy è assoluto! Uno tra i migliori fondi tematici in questa categoria merceologica selezionata da noi per Voi.

Il pac rimane sempre la soluzione preferita perché un ingresso graduale e disciplinato abbatte i rischi di erroneo market timing con tutte le conseguenze che ormai conoscete bene. Ecco perché i pic su questa tipologia di strumento sono poco efficaci e li sconsigliamo.

Piuttosto valutate serenamente la possibilità di farvi aiutare e guidare da Noi del Team di imparare ad investire, sottoponendoci gratuitamente i vostri portafogli personali ed ottenendo un’analisi puntuale della vostra attuale situazione finanziaria.

Un ottimo metodo per imparare a conoscerci e, perché no, ad incominciare a lavorare con Noi creando uno stabile e duraturo rapporto nel tempo. Pensateci!

Informazioni importanti sulla divulgazione

Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.

Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici e Giovanni Prati. Ricordati di contattare Niccolò Dominici e Giovanni Prati, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.

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