Lombard Odier World Brands: analisi del fondo e opinioni

Il Lombard Odier World Brands N EUR, ISIN LU1809976365, è un fondo d’investimento gestito dalla società svizzera Lombard Odier.

Siamo in presenza di una vera e propria boutique finanziaria di medie dimensioni. Nata a Ginevra nel 1796 è oggi una tra le più affermate società di gestione del risparmio in Europa.

Lombard Odier è stata costituita per gestire attivamente tre tipologie di servizi, vale a dire la gestione di fondi, l’attività di private banking ed infine tutte le attività connesse al back ed al middle office dedicato a numerosi clienti istituzionale.

Le masse attualmente in gestione ammontano ad oltre 358 miliardi di euro. Il numero di dipendenti è oggi pari a 2675 equamente distribuiti tra gestori, analisti, traders e scalpers oltre al personale amministrativo. Ha sedi o uffici di rappresentanza sparsi in tutto il mondo.

Lo scorso anno ha realizzato profitti netti per un ammontare di 136 milioni di franchi svizzeri.

Trattandosi in realtà di un Gruppo Bancario totalmente indipendente, il cui capitale è ancora saldamente nelle mani degli eredi dei fondatori, la Società non è quotata presso alcuna Borsa valori.

Introduzione sul fondo

Questo strumento finanziario, di tipo azionario puro, si occupa a pieno titolo di tutte quelle società che hanno nella produzione, progettazione e distribuzione di beni di consumo, il loro focus principale di business.

Si tratta in effetti di un tema ampiamente utilizzato dalle S.G.R. in questi ultimi 10/15 anni. Molti giganti del settore hanno prodotti con caratteristiche simili o similari.

In un asse composto da sette valori che identificano in modo crescente la rischiosità di questo prodotto, il nostro fondo si colloca al valore 6, vale a dire nella fascia alta della forchetta ma questo non ci deve stupire poiché il livello di volatilità dei sottostanti detenuti dal gestore è piuttosto elevato.

Nato il 30 di gennaio del 2019 se prendiamo in considerazione questa classe di distribuzione, ovvero la N, in realtà ha origini decisamente anteriori, siamo al vero e proprio debutto sul mercato il 31 agosto del 2009.

Gestito in tandem da Juan Mendoza dal 25 giugno del 2018 e da Andrew Gowen dal 20 ottobre del 2020, ha masse in gestione pari ad oltre 636 milioni di euro, e non si tratta di un fondo di piccole dimensioni,

Fonte: Lombard Odier

In cosa investe il Lombard Odier World Brands

Per decisione dei due gestori, il fondo si è dato un limite dimensionale per quanto concerne i titoli che può detenere in portafoglio: da un minimo di 30 ad un massimo di 60. Si tratta di una scelta opinabile che può avere i suoi vantaggi nel lungo periodo.

A Noi di Imparare ad Investire limitare l’accesso alle aziende mondiali concentrandosi su un limitato numero di società appare una forzatura a tutto detrimento della diversificazione settoriale che, in caso di rovesci improvvisi sui mercati, è stata da sempre in grado di fornire un argine alle ondate di vendite che si abbattono sui titoli a più larga capitalizzazione in queste situazioni di paura e di panico. La diversificazione qui non è vista come un’opportunità evidentemente.

Per il resto delle scelte non esistono limitazioni o particolari vincoli. Nessuna limitazione settoriale o geografica o merceologica o dimensionale o valutaria è imposta dal consiglio di amministrazione ai gestori.

Hanno le mani libere su ogni valuta o area di appartenenza.

Il fondo è denominato in euro ma come potete ben immaginare le valute presenti sono notevoli anche se la parte del leone la fanno dollaro ed euro che cubano per circa l’86.30% degli investimenti. Alla data in cui vi scriviamo i titoli presenti in portafoglio sono 48.

Resilienza ai cambiamenti dettati dai tempi, elevata e stabile redditività. Visione chiara e crescente degli utili prospettici, rispetto dei criteri ESG e capacità di mantenere un elevato vantaggio competitivo sulla concorrenza grazie alle politiche di “branding” sono i criteri decisionali che spingono il team di gestione alla selezione ed alla scelta dei titoli da inserire in portafoglio.

Specifiche Tecniche

I tre soliti indicatori che prendiamo in considerazione ai fini delle nostre analisi per il Lombard Odier World Brands sono il Beta, l’R Quadro ed il numero di stelle attribuite dalla società americana di rating, Morningstar. 

Il Beta assume un valore pari a 0,932 e ci informa del fatto che il valore del fondo oscillerà meno che proporzionalmente rispetto all’indice in entrambe le direzioni. Una chiara dimostrazione della scarsa correlazione tra di esso ed il benchmark preso a riferimento per le comparazioni reddituali.

L’R Quadro è pari a 0,693 e ci indica che l’indice della categoria spiega poco più del 70% della variabilità della performance passata del fondo.  Ciò sta ad indicare che le scelte del paniere affidate ai gestori ricalcano poco quelle operate dall’algoritmo che seleziona i singoli titoli all’interno del benchmark. Un’altra dimostrazione della scarsa correlazione tra di esso ed il parametro oggettivo di riferimento.

Fonte: Lombard Odier

Il numero di stelle attribuito dalla società di rating americana Morningstar è pari a cinque e rappresenta il massimo valore attribuibile per evidenziare il livello qualitativo del prodotto.

Siamo di fronte ad uno strumento di sicuro valore e di sicura qualità reddituale.

Fonte: Morningstar

Rendimento storico

Il consiglio che sempre viene dato dai gestori è quello di lasciare il tempo “necessario” allo strumento per poter esprimere tutto il suo pieno potenziale di crescita. In questo caso il tempo minimo di permanenza per i sottoscrittori è indicato in 7/9 anni, ossia per un intero ciclo economico.

Le performance pregresse, infatti, alla luce di queste considerazioni, danno ragione ai gestori. Analizziamole insieme per rendercene conto meglio.

Fonte: Lombard Odier

Dal primo di gennaio il Lombard Odier World Brands è negativo del 20,95%. Ad un anno è ancora sotto la parità per una percentuale del 24,55. A tre anni siamo positivi del 28,09%. A cinque anni del 71,18% e ad otto anni addirittura del 131,11%.

Come potete ben vedere se andiamo ad analizzare quest’ultimo dato scopriremo con piacere che sulla parte lunga dell’asse del tempo i ritorni ci sono ed eccome! Stiamo parlando di un +16,39% medio annuo di performance positiva! E non si tratta affatto di numeri banali!

Fonte: Lombard Odier

Costi e commissioni

La percentuale di costi di sottoscrizione iniziali, i cosiddetti costi “front” sono piuttosto elevati ma tutto sommato in linea con la media dei competitors. Vale tuttavia la pena di ricordate che tali costi possono essere scontati o azzerati da parte del vostro Consulente Finanziario di fiducia. O almeno questo è ciò che facciano Noi di Imparare a Investire con i Clienti che hanno deciso di seguirci nel loro cammino di crescita della componente finanziaria destinata al risparmio individuale.

Le spese correnti ammontano all’1,24% di cui lo 0,95% è da attribuire alla commissione annuale di gestione a carico del fondo.

Non esistono costi di uscita o di switch legati all’operatività su questo fondo.

Nemmeno costi legati alla commercializzazione, diffusione o distribuzione di questo prodotto.

Infine, ma non si tratta di un aspetto da sottovalutare, non è presente quella spiacevole commissione di performance legata al rendimento o meno di uno strumento finanziario e di cui, almeno in passato, le società hanno abusato ampiamente nel suo utilizzo istituzionale.

Fonte: Lombard Odier

Primi 3 titoli in portafoglio

  1. Il titolo più presente è quello della mela morsa, Apple Corp. con il 4,47% delle masse in gestione.

  2. Al secondo gradino del podio troviamo la controllante di Google, Alphabet, con il 4,14% delle quote.

  3. Ultimo dei tre occupato dalla meno nota Lululemon Ath Us, una multinazionale canadese quotata che si occupa di abbigliamento sportivo, con una percentuale del 3,76% delle quote.

A seguire, nell’ordine, Johnson & Johnson, Coca-Cola Co, LVMH, Procter & Gamble, Pepsico, Microsoft Corp ed infine Hermes International. In totale le prime 10 posizioni raggruppano il 36,40% delle masse disponibili. Non si tratta di una percentuale elevatissima ma tenendo conto che in tutto i titoli sono 48, ci pare molto se pensiamo al fatto che gli altri 38 rimanenti devono arrivare 63.60% del totale, escludendo qualsiasi forma di liquidità presente sul conto del fondo.

Fonte: BlackRock

Opinioni e conclusioni

Il nostro giudizio di sintesi, alla luce dei risultati espressi, non può che essere positivo e lusinghiero per quanto concerne l’evoluzione della gestione.

Lo scenario macro, tuttavia, pur in presenza di un contesto geopolitico e macro economico alquanto nebbioso, ci permette di guardare con ottimismo alla futura evoluzione dei mercati.

La pandemia pare arginata. La guerra in Ucraina non porterà a nulla e crediamo abbia davvero i mesi contati. L’impennata dell’energia sembra abbia i mesi contati così come il mercato delle materie prime ed il gas naturale liquefatto.  Diverso il discorso sull’inflazione che ci accompagnerà, elevata, ancora per almeno un paio di anni.

Le banche centrali drenano liquidità con politiche monetarie restrittive ed agendo principalmente sulla leva dei tassi o su operazioni straordinarie di acquisto titoli.

Alla luce di tutto ciò le prospettive del fondo sono buone e per chi già lo possiede non suggeriamo di venderlo monetizzando i guadagni sino ad ora raggiunti.

Per chi desidera acquistarlo la soluzione a PAC è quella che certamente prediligiamo poiché la volatilità verrebbe gestita al meglio mediante gli acquisti periodici sui mercati. L’investimento spot spalanca le porte al rischio di incappare nel classico errore di market timing sbagliato. 

Per tutti coloro che sono già nostri Clienti suggeriamo di attendere ancora almeno la ripresa del ciclo e delle quotazioni prima di pensare ad uno switch su prodotti meno volatili e più stabili nel tempo. Magari pensando anche ad un flusso cedolare stabile o qualche altra forma di remunerazione “in itinere”.

Informazioni importanti sulla divulgazione

Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.

Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.

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