Il Fidelity World, ISIN LU1261432659, è un fondo d’investimento nato nel lontano 1996 e gestito dal ramo lussemburghese dell’americana Fidelity Investments.
I due gestori, deputati alla conduzione del fondo sono Jeremy Podger e Jamie Harvey, il primo in Fidelity dal 2014 e il secondo dal 2019.
La filosofia di gestione è una sola e molto semplice da spiegare: attraverso una sapiente gestione attiva del portafoglio, si vanno a cercare le aziende apparentemente “sottovalutate” dal mercato. In seguito, le si acquista e prima di venderle si attende che queste abbiano raggiunto una corretta valorizzazione di mercato, fornendo al fondo un’adeguata plusvalenza in conto capitale.
L’aspetto dei flussi attraverso lo strumento dei dividendi assume, in questo specifico caso, minore importanza.
Introduzione sul fondo e Fidelity
Fidelity Investments Inc. è una grossa realtà multinazionale attiva nei servizi finanziari, ed in particolare nel settore del risparmio gestito. È nata nel 1946 a Boston, negli Stati Uniti, ad opera del suo fondatore, Edward Johnson.
Attiva nel ramo dei fondi comuni, dei fondi pensione e degli ETF, è la quarta realtà a livello mondiale per dimensioni, ed amministra masse per 2700 miliardi di dollari.
La struttura azionaria del capitale è saldamente in mano, con il 49% delle quote, agli eredi della famiglia fondatrice, mentre il rimanente 51% è polverizzato tra migliaia di dipendenti, gestori e dirigenti attualmente in servizio o in stato di quiescenza.

Fonte: Fidelity
In cosa investe il Fidelity World
Come già anticipato, la strategia del Fidelity World è una sola, ovvero si comperano aziende sottovalutate sui mercati e si attende che si apprezzino nel tempo.
Entriamo ora più nel dettaglio di queste scelte. Il focus si concentra su tutte quelle società che si trovano in fase di “cambiamento” dovuto a ristrutturazioni, acquisizioni, fusioni o spinoff di determinati rami d’azienda (che con il tempo creano maggior valore rispetto ad una loro permanenza all’interno del perimetro di consolidamento della scorporante).
La scelta non può che portare in una direzione: value piuttosto che growth.
Un altro aspetto considerato è la posizione assunta nei confronti del mercato da parte delle aziende analizzate. La posizione deve essere se non dominante, almeno preminente e non soffrire di elevata concorrenza. Il vantaggio competitivo deve essere consolidato e difendibile nel tempo.
Le società in portafoglio devono presentare un sentiero di crescita degli utili con multipli superiori a quello del mercato.
Specifiche Tecniche
Analizzeremo tre indicatori specifici: il Beta, l’R Quadro ed il Rating fornito da Morningstar. Qui trovate un articolo sul loro significato.
Il Beta è pari a 0,97. Essendo l’intervallo compreso tra i valori 0 ed 1 esso assumerà questo significato: il valore del fondo oscillerà in maniera quasi analoga rispetto all’indice di riferimento, e questo accadrà in entrambe le direzioni, ossia in presenza di mercati “toro” o in presenza di mercati “orso”.
Il valore dell’R Quadro è pari a 0,95 il che lo rende particolarmente simile in termini di titoli al suo indice di riferimento, il cosiddetto “benchmark di settore”.
Analizzandolo ulteriormente, noterete che il valore tende ad essere molto vicino a 1, il che conferma sempre di più la stretta correlazione del Fidelity World con il suo benchmark e una gestione attiva più sul peso percentuale in portafoglio dei singoli titoli piuttosto che la scelta di azioni non presenti nel benchmark.

Fonte: Fidelity
Il rating di Morningstar va a collocarsi nella parte alta del range, ponendosi con quattro stelle quasi al vertice della valutazione di merito. Un valore assolutamente di prestigio e confortante per i sottoscrittori.

Fonte: Fidelity
Rendimento storico
Andando ad analizzare le performance del Fidelity World troviamo ulteriori elementi che ce ne fanno apprezzare le qualità nel tempo.
Da inizio anno il fondo è negativo, prevalentemente per la situazione dei mercati e non a causa di un comportamento negativo del fondo.
Ad un anno e nei valori a seguire la musica cambia. Ritroviamo infatti ritorni positivi nella misura del 23% ad un anno, del 19,90% a tre anni e del 10,06% a cinque anni. Anche in questo caso si ripresenta la solita struttura decrescente, ma positiva nella curva dei rendimenti all’allungarsi delle scadenze.

Fonte: Fidelity
Vi forniamo ora due ulteriori specifiche che si riveleranno utili per le vostre valutazioni di investimento future.
Abbiamo per la nostra analisi scelto la classe A in euro nella modalità “ad accumulo” (no cedole) dei proventi, ma a catalogo è possibile reperire anche classi in dollari americani, con o senza cambio coperto, e con distribuzione annuale della cedola sotto forma di dividendo.

Fonte: Fidelity
Costi e commissioni
Parecchio elevata la commissione iniziale di sottoscrizione, pari al 5,25%, ma vale sempre il discorso che è possibile ridurre o azzerare questa percentuale facendo ricorso al vostro consulente finanziario di fiducia.
In linea, invece, sia i costi ricorrenti che quelli di gestione, pari rispettivamente all’1,89% e all’1,50%. Non si tratta di valori che si discostano troppo dalle medie di settore, tenuta in giusta considerazione l’elevata qualità del prodotto.
Non sono previste commissioni di performance né ulteriori costi di natura commerciale a carico del fondo.

Fonte: Fidelity
Opinioni e conclusioni
Il giudizio del Team Imparare a Investire non può che essere lusinghiero. Ci piace molto il Fidelity World e lo utilizziamo parecchio nell’ambito della nostra professione, ma a specifiche condizioni e richieste.
A parte sporadici momenti e/o particolari fasi attraversate dai mercati, non ha mai deluso come risultati cumulati nel tempo.
L’approccio attraverso la logica dei piani di accumulo si presta anche molto bene data l’elevata volatilità dello strumento.
Il tempo di detenzione dello strumento, se considerato nella sua corretta accezione, trattandosi di un fondo azionario internazionale large Cap, deve essere correttamente valutato. L’ottica che consigliamo è sempre quella dei 10 o dei 15 anni di permanenza nel portafoglio personale per questa tipologia di prodotti.
Sconsigliamo invece le classi espresse in valuta diversa dall’euro, allo scopo di evitare di introdurre ulteriori elementi di volatilità all’interno della nostra gestione.
Informazioni importanti sulla divulgazione
Le performance passate potrebbero non essere indicative rispetto ai risultati futuri. Diversi tipi di investimenti comportano vari gradi di rischio e non vi è alcuna garanzia che la performance futura di investimenti, strategie di investimento o prodotti specifici raccomandati in questo articolo, siano adatte per il proprio portafoglio o per la propria situazione individuale.
Vari fattori, tra cui le mutevoli condizioni di mercato e/o le leggi applicabili, potrebbe non essere più congruenti alle opinioni o alle posizioni attuali prese in questo contenuto. Inoltre, non si deve presumere che qualsiasi discussione o informazione contenuta in questo commento serva da ricevuta o in sostituzione di una consulenza di investimento personalizzata da parte di Niccolò Dominici. Ricordati di contattare Niccolò Dominici, nei vari canali di comunicazione che hanno reso disponibili in questo sito, nel caso tu voglia informazioni sui cambiamenti della tua situazione personale/finanziaria o circa gli obiettivi di investimento.